Di Licia Canton
Licia Canton: Che cos’è la cosa
più bella dello scrivere?
Mary di Michele: Ti porta fuori di te stesso in uno
spazio dove parlano gli angeli e non c’è differenza tra i morti e i viventi.
LC:
Che cosa ti ha portato a scrivere?
MdM: Mi sono innamorata
della poesia da bambina e ho voluto che facesse parte della mia vita.
LC:
Come figura ciò che scrivi nel panorama letterario del Quebec?
MdM: Poiché scrivo in
inglese, faccio parte della comunità di scrittori in questa lingua. Non mi identifico con questa provincia dal punto di vista
politico; vivo nel Quebec da 16 anni e questo fa di me una scrittrice del
Quebec. Molte delle poesie del mio ultimo libro di poesia Debriefing the Rose sono state influenzate dal fatto
di vivere qui e dalla presenza del francese. Persino il mio romanzo su Caruso, Tenor of Love, benché si svolga interamente
in Italia e negli USA, ha una scena che si svolge a Montreal, poiché Caruso ha
cantato qui nel suo ultimo giro di concerti e ha soggiornato al Ritz. Per me è stato importante indicarlo, nel libro. Trovo
bella Montreal e mi piace il mescolarsi delle lingue e delle culture. Siamo più
vicini all’Europa, qui, nel modo di sentire e di pensare, e io mi trovo molto a
mio agio con questo.
LC:
Come ti muovi tra le due culture di Montreal?
MdM: Non ho bisogno di
occuparmene molto poiché lavoro nel dipartimento
d’inglese e il francese fa raramente parte del mio ambiente di lavoro, ma
includo autori francesi – come altri internazionali – nelle letture che assegno
ai miei studenti.
LC: Per parafrasare il personaggio di Marco Micone
in Gens du silence: parlo calabrese con i miei genitori, francese
con mia sorella e la mia ragazza, e inglese con i miei compagni.
(54) Quali lingue parli adesso, e con chi?
MdM: Parlo francese,
inglese e italiano con i miei vicini, italiano con mia
madre e inglese con mio padre, mia sorella e mio fratello. Parlo inglese anche
con mio nipote che è francofono (bilingue) perché il mio francese non è molto
scorrevole. Ma parlo francese con la sua ragazza
perché lei non parla inglese.
LC:
Ti consideri una scrittrice femminista?
MdM: Sì, non nel modo dogmatico in cui penso, ma
rappresentare e rischiarare la vita delle donne è centrale in molto di quello
che scrivo.
LC:
Quali donne hanno avuto una forte influenza su di te?
MdM: Gwendolyn MacEwen,
Bronwen Wallace, Sappho, Roo Borson,
Erin Moure, Emily Dickinson, Marguerite Duras, Margaret Atwood, per citarne solo
alcune.
LC:
Quale consideri il tuo maggiore successo come donna?
MdM: Allevare mia figlia è il mio maggiore
successo come donna.
LC:
E come scrittrice?
MdM: Come scrittrice, spero di non averlo
ancora raggiunto.
LC:
Che cosa consideri una buona giornata?
MdM: Se riesco a vincere
la mia tendenza a essere sopraffatta dal disordine, a organizzare e pulire la casa
in modo che sia molto accogliente, questo rappresenta una buona giornata come
donna. Sono stata un po’ ‘intimorita’ dal modo in cui Carol Shields sembra celebrare
questo, oh il profumo di limone dei prodotti per la casa, (nel suo romanzo più
recente, Unless)
ma c’è qualcosa di vero in questo!
LC:
Quali lotte e frustrazioni devi affrontare come
scrittrice?
MdM: Mai tempo
abbastanza, troppi doveri e distrazioni. Paura del fallimento. Il fallimento.
LC:
Quali legami mantieni con l’Italia?
MdM: C’è la mia famiglia, là, ed essa è
profonda fonte di ispirazione per il mio scrivere.
LC: Ti consideri scrittrice del
Quebec, scrittrice canadese, scrittrice italocanadese?
MdM: Tutte queste cose,
e anche “scrittore” donna. La mia identità sembra essere formata aggiungendo
una cosa all’altra, piuttosto che passando da una cosa all’altra.
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Licia Canton è direttrice della rivista nazionale in lingua
inglese, “ACCENTI: The Canadian Magazine with an Italian
Accent.” www.accenti.ca Il suo ultimo libro è Almond Wine and Fertility
(racconti) (Longbridge 2008).
An Interview with Mary di Michele
By Licia
Canton
Licia
Canton: What’s the most
beautiful thing about the act of writing?
Mary di
Michele: It takes you out of
yourself into that space where angels speak and there is not difference between
the living and the dead.
LC: What led you to writing?
I fell in love with poetry as a child and I wanted to make
it part of my life.
LC: How does your writing fit into the literary landscape of
MdM: I’m part of the anglo
writing community here as I write in English. I don’t identify with this
province in a political way; I have been living in
LC: How do you negotiate between the cultures in
MdM: I don’t do much negotiating as I work in the
English department so French is rarely part of my work milieu, but I include
French as well as international authors in the readings I assign.
LC: To paraphrase Marco Micone's
character in Gens du
silence: I speak Calabrese with my parents, French with my sister and my
girlfriend, and English with my buddies. (54) Which languages do you speak now
and with whom?
MdM: I speak French, English and Italian with my neighbours, Italian with my mother and English with my
father, my sister, my brother. I also speak English to my nephew who’s a
francophone (bilingual) as my French isn’t fluent. But I do speak French with
his girlfriend as she doesn’t speak English.
LC: Do you consider yourself a feminist writer?
MdM: Yes, not in a dogmatic way I think, but
representing and illuminating the lives of women is central in much that I
write.
LC: Which women have had a strong influence on you?
MdM: Gwendolyn MacEwen, Bronwen Wallace, Sappho, Roo Borson, Erin Moure, Emily
Dickinson, Marguerite Duras, Margaret Atwood to name
a few.
LC: What's your biggest accomplishment as a woman?
MdM: Raising my daughter is my biggest
accomplishment as a woman.
LC: And as a writer?
MdM: As a writer, I hope that I haven’t achieved
that yet.
LC: What's a good day for you?
MdM: If I can get above my tendency to be overcome
by clutter and organize and clean the house so that it’s very comfortable,
that’s a good day as a woman. I have been a little ‘frightened’ by the way
Carol Shields seems to celebrate this, oh the smell of lemon pledge, (in her
last novel, Unless) but there’s really something to that!
LC: What struggles and frustrations do you face as a writer?
MdM: Not enough time, too many duties and
distractions. Fear of failure. Failure.
LC: What link do you maintain with
MdM: I have family there, and it is a deep source
of inspiration for my writing.
LC: Do you consider yourself a
MdM: All those things, and a woman writer too. My
identity seems to be formed by adding on rather than just moving on.
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Licia Canton is editor-in-chief of ACCENTI Magazine www.accenti.ca Her most recent book is Almond Wine and Fertility (Stories) (Longbridge 2008).