Presentiamo Caterina Edwards
Egidio Marchese
Caterina
Edwards, appare subito dal nome la sua multipla identità - alla fine canadese -
di mista discendenza: la madre italiana-croata e il padre inglese-welch. I due si conobbero a Venezia durante la
guerra, quando egli allora ufficiale dell’esercito inglese requisì l’alloggio
della futura moglie. Caterina nacque nel 1948 e aveva otto anni quando la
famiglia emigrò in Canada e si stabilì in Alberta. Risiede ancora a Edmonton,
con le figlie Tatiana e Antonia e il marito Marco LoVerso, figlio di immigrati siciliani in California, e ora professore di
letteratura inglese al Concordia University College di Edmonton. Anche lei ha
insegnato letteratura e scrittura creativa al MacEwan Community College e alla Athabasca University di Edmonton e per molti anni
all’Università dell’Alberta, dove ha avuto anche la prestigiosa posizione di
scrittrice-residente. Continua a scrivere e dare conferenze in Nord America e
in Europa. Ultimamente nel febbraio 2006 ci ha scritto: “I am
trying to finish the last chapter of a new book.” [Sto cercando di finire l’ultimo capitolo di
un nuovo libro.]
L’autobiografia e “life writing” [scrittura di vita] è una parte fondamentale degli scritti della Edwards:
articoli, antologie e opere letterarie.
Nell’articolo Where They Have to Take You In [Dove
debbono accoglierti], la scrittrice racconta la storia della sua famiglia e del suo animo
diviso tra Venezia e Edmonton. Il nonno materno Renato Pagan era veneziano e
sposò una croata della Dalmazia. Nella prima guerra mondiale scelse di
combattere dalla parte italiana e non
austro-ungarica. La nonna materna dopo varie peripezie tra la Jugoslavia
e l’Italia, finì a Venezia coi suoi sette figli, tra cui la madre di Caterina
Edwards. Tra tanti parenti, zie e cugini a Venezia, la giovane Caterina passò
lì molte vacanze estive, com’è evocato particolarmente in The Lion’s Mouth [La Bocca
del Leone].
L’animo diviso tra Venezia e Edmonton è descritto nello stesso articolo:
... a cycle of longing and loss […]
In
[... un ciclo di desiderio e di perdita [...] In Edmontn eravamo difesi da alberi e prati, protetti dallo spazio. Qui [a Venezia] tutto e tutti erano più vicini, più a voce alta e più brillanti. [...] Benché io sembri un tipo stereotipato di veneziana, coi capelli rossi, un viso lungo, le forti palpebre, il mio modo di vestire e di muovermi (esitante, senza ostruire) è canadese. / A casa e non a casa. [...Venezia] era stata un simbolo di decadenza, morte, e dissoluzione [...] Visitare Venezia è un tale piacere sensuale [...] La casa è un sentimento, un santuario, una gabbia, un paradiso, una trappola, una direzione, una meta, e una fonte generatrice di più metafore che Venezia [...] Edmonton a Venezia e Venezia ad Edmonton: in ciascun luogo, un senso di presenza dell’altro. La nostalgia è sempre doppia, doppia presenza e doppia assenza.]
L’autobiografia è alla base
delle due antologie di life writing curate da Caterine Edwards e Kay Stewart,
dai titoli: Eating Apples. Knowing Women’s Lives [Mangiare le Mele. Conoscere
la Vita delle Donne], (1994) e poi Wrestling with the Angel. Women reclaiming their Lives [Lottare
contro l’Angelo. Donne che reclamano la loro Vita],
(2001). Sono voci di donne che raccontano le loro
personali esperienze di vita. La Edwards scrive
dei suoi difficili rapporti con il suocero siciliano maschilista, e poi la sua
compassionevole assistenza di lui semiparalizzato e moribondo di cancro (Care
Calling Care, 210-216). Nel secondo volume troviamo brani autobiografici di
Margaret Atwood che parla della sua infanzia e delle
sue zie, e poi ancora Emma Pivato, Kay Stewart, e il racconto di Caterina
Edwards sulla sua famiglia, che abbiamo esaminato sopra.
Il mondo delle donne rappresentato in queste
antologie è una celebrazione delle donne, una testimonianza delle loro
esperienze, delle loro sconfitte e della loro volontà di riscatto e di emancipazione. Questa tematica
femminista è fondamentale nelle opere letterarie della scrittrice. È una tematica connessa all’altra fondamentale dell’esperienza
autobiografica dell’emigrazione. Eroine della Edwards
sono particolarmente le donne immigrate. In quasi tutta la
narrativa italo-canadese (e anche italo-australiana, secondo Gaetano Rando)1 dalla metà
degli anni 1970 in poi è presente l’aspetto (auto)biografico. Rando cita Frank Paci, The Italians del 1978; Rosa
Cappiello, Paese fortunate (1981); Maria Ardizzi, Il sapore agro
della mia terra (1984); Bianca Zagolin, Une femme à la fenêtre
(1988); Giovanni Andreoni, Martin Pescatore (1967). Caterina
Edwards esamina il genere letterario dell’autobiografia anche in una relazione
dal titolo Wrestling with the Angel, the Self and the Publisher in Life
Writing [Lottare
con l’Angelo, Se Stessa e l’Editore, nella ‘Scrittura di Vita’]. In questo studio la scrittrice discute la doppia faccia
dell’autobiografia: una egotistica auto-indulgente e
narcisistica e l’altra in cui l’esperienza personale va oltre il limite
soggettivo privato e diventa d’interesse umano generale. È sempre vivo nella
scrittrice il senso sociale e comunitario. Un altro carattere speciale è la sua
appassionata difesa degli immigrati, contro gli stereotipi offensivi e
ignoranti. Nella sua relazione la Edwards lotta
particolarmente contro l’Editore ECW Press di Toronto che ha lanciato una
pregevole antologia di voci di immigrate italo-canadesi, usando un titolo ed
una copertina offensivi: Mamma Mia, Good Italian Girls Talk Back. [Mamma Mia, le buone ragazze
italiane si ribellano.]
Caterina Edwards, insieme a Frank Paci in
particolare, è una delle prime voci della nuova narrativa italo-canadese.
Alcuni dei suoi racconti risalgono all’inizio degli anni 1970. Il suo
capolavoro The Lion’s Mouth esce nel 1982, contemporaneamente a Black
Madonna di Frank Paci, entrambi con la stessa tematica
degli immigrati e in specie dello stato delle donne.
In questo sito, presentando
Caterina Edwards, abbiamo scelto e tradotto in italiano il Dialogo tra
Caterina Edwarws e Jacqueline Dumas; l’Intervista di Sabrina Francesconi a
Caterina Edwards (Constructing Memories through Imagination: An
Interview with Caterina Edwards); e
alcuni passi della scrittrice e precisamente: “The Lion’s Mouth”
capitolo IX e quasi tutto il capitolo X, poi il suo articolo Wrestling with
the Angel, the Self and the Publisher in Life Writing. Nel prossimo numero di Bibliosofia del 1
maggio presenteremo alcuni saggi su Caterina Edwards.
Abbiamo chiesto a Caterina Edwards: “Lei cita Calvino, sia nel Dialogo con Jacqueline Dumas che nel Suo saggio su Frank Paci 2. Calvino nella lezione sull'esattezza parla del Cristallo e della Fiamma, e si identifica col cristallo 3. Lei si identifica più col cristallo o con la fiamma?”
{Citiamo Calvino: ‹‹i modelli per il processo di formazione degli
esseri viventi sono “da un lato il cristallo (immagine
d'invarianza e di regolarità di strutture specifiche), dall'altro la fiamma
(immagine di costanza d'una forma globale
esteriore, malgrado l'incessante agitazione interna).” [...] Cristallo e fiamma,
due forme di bellezza perfetta da cui lo sguardo non sa staccarsi, due simboli
morali, due assoluti, due categorie per classificare fatti e idee e stili e
sentimenti.›› (Calvino, 79-80) }. Ed ecco la sua risposta:
I
have been contemplating your question about whether I am of the Party of the
I have no easy answer to the
question. (But then, Calvino himself confesses to a certain ambiguity.
Each of his principles contains their opposite.) I think I am of the crystal in
that I value clarity, exactness, and strong structures or forms. I would say
that I begin with a situation and then find the form and the structure that is
appropriate. So I search for the organizing principle in the subject
matter. In "The Great Antonio" I was writing about the life of
an actual person. I used a children's rhyme - a rhyme that came from his
village - to organize the play. The rhyme speaks of the hours of the day
and the actions of a dog - but it actually refers to the periods of a man's
life. Unfortunately, in the radio version, this is not clear. The last
line of the rhyme is: "Alle dodici, suona
l'agonia " - and then the bells of the village toll for Antonio.
I don't
think this comes across. So thank you again for the stimulation of your
question,
[Ho meditato sulla Sua domanda se io sono del partito del
Cristallo o della Fiamma. Effettivamente debbo ringraziarLa per avermi posto
quella domanda. Ho in programma la presentazione di una relazione il 10 marzo a
Austin, Texas. La Conferenza è quella dell’Association of American Writers and Writing
Programs. […] La Sua domanda mi ha aiutato a formulare la mia relazione, che
includerà una discussione di prosa non narrativa, la memoria e l’esattezza. Il
Cristallo e la Fiamma farà parte della trattazione.
Non ho una facile risposta alla domanda. (Ma già Calvino stesso confessa una certa ambiguità.) Penso di
essere dalla parte del cristallo in quanto apprezzo la chiarezza, l’esattezza e
le forti strutture o forme. Direi che io comincio con una situazione e poi
cerco la forma e la struttura appropriate. Insomma cerco il principio
organizzatore della materia del soggetto. In “The Great Antonio” [Il Grande
Antonio] scrivevo della vita di una persona reale. Ho usato la rima di alcuni bambini – una rima che proveniva dal villaggio –
per organizzare la commedia. La rima parla delle ore del giorno e le azioni di
un cane – ma di fatto si riferisce ai periodi della
vita di un uomo. Sfortunatamente, nella versione radiofonica questo non è
chiaro. L’ultima riga della rima recita: “Alle dodici, suona l’agonia” – e poi
le campane del villagio suonano per Antonio.
Non credo che questo emerga attraverso l’opera.
Dunque grazie ancora per lo stimolo della Sua domanda.]
Cercheremo di presentare prossimamente in questo sito la relazione di
Caterina Edwards alla conferenza del 10 marzo 2006 dell’Association of American Writers and Writing
Programs.
_________________________________________
NOTE: 1 Gaetano Rando, “The (Auto)biographical Dimension in
Italian Canadian and Italian Australian Narrative: Frank Paci and Pietro
Tedeschi=s >Steel City’ Novels, in “Altreitalie” (www.altreitalie.com), 25 (2002), 64-74. 2 Caterina
Edwards, “The Confessions of Mark Trecroci:
Style in Frank Paci’s Black Blood and Under the Bridge,” in
Pivato, Joseph, ed. F.G. Paci: Essays on His Works. Toronto:
Guernica Editions, 2003. 3 Italo Calvino, Lezioni americane. Sei proposte
per il prossimo millennio. Milano: Mondadori, 2002.
BIBLIOGRAFIA*
di / su Caterina Edwards
Romanzi:
- The Lion’s Mouth.
La Gueule du Lion. (Trad. Francese Jocelyne DoRay)
Novelle:
- Whiter Shade of Pale / Becoming Emma (Two Novellas)
Racconti:
- “The last Young Man,” Journal
of Canadian Fiction, II, 2 (Spring, 1973), 25-28.
- “All Life from the Sea,” Branching
Out, (March/April, 1974).
- “Full Moon,” The Story So Far 5. Coach House
Press, 1978.
- “Frost King,” Dandelion, VII, 2 (1980),
- “
Herk.
- ___ Italian Canadian
Voices: An Anthology of Poetry and Prose. Ed. Caroline M. Di Giovanni.
- “Quirks and Quarks,” Double
Bond.
- “Prima Vera,” Alberta Bound. Ed. Fred Stenson.
- ___ Ricordi: Things
Remembered. Ed. C. D. Minni.
- “Master of Arts,” The
Best of
- “Backwater,” Il Caffé: International Journal of Italian
Experience. VII, 1 (March/April, 1987).
- ___ The Anthology of Italian-Canadian Writing. Ed. J. Pivato. Toronto: Guernica Rditions, 1990.
- “Stella’s
Night,” Alberta ReBound. ed. Aritha van Herk.
- ___
Pillar of Lace: The Anthology if Italian-Canadian Women Writers. Ed. M. De
Franceschi. Toronto: Guernica Editions. 1998.
- “Home abd
Away,” Other Voices, 5, 1 (Spring, 1992).
- “On a
Platter,” Boundless
- “Loving
Italian,” The
-
Teatro:
- Homeground.
- The Great
Antonio. CBC Radio, “Sunday Showcase,”
Antologie:
- "A
Playwrght's Experience," Writers in Transition. eds. C. D. Minni
& Anna Foschi Ciampolini.
-
"Discovering Voice: The Second Generation Finds Its Place," Italian
Canadiana, II (Spring 1996).
- "Sublimation
and Satisfaction: the Pains and Pleasures of the Autobiographical Impulse in
Italian-Canadian Writing," The Canadian Vision. eds. Alessandro
Anastasi, Giovanni Bonanno & Rosalba Rizzo.
-
"Care Calling Care," Eating Apples: Knowing Women's Lives.
- _____ Palinsesti
Culturali: Gli apporti delle immigrazioni alla letteratura del Canada. eds.
Anna Pia De Luca, J.P. Dufiet, A. Ferraro.
- "From Sea to C Minus," Memoria e Sogno:
Quale Canada Domani? eds. Giulio Marra, Anne De Vaucher & Alessandro
Gebbia.
- "Where the Heart Is," True North: Canadian
Essays for Composition. ed. Janice Macdonald. Don Mills: Addison-Wesley,
1999.
- "Under My Skin," Going Some Place: Anthology
of Creative Non-Fiction. ed. Lynn Van Luven.
- “Where They Have to Take You In,” in
Wrestling with the Angel. Women reclaiming their Lives.
Edited with Kay Stewart.
- “The Confessions of Mark Trecroci: Style in Frank Paci’s Black
Blood and Under the Bridge,” in Pivato, Joseph, ed. F.G. Paci :
Essays on His Works. Toronto: Guernica Editions, 2003.
Conferenze:
Caterina Edwards ha fatto numerose conferenze in Nord
America e in Europe, fra cui:
- Relazione al
Convegno Internazionale “Oltre la storia” del maggio 20-22, 2004, presso il
Centro di Cultura Canadese all’Università degli Studi di Udine,
pubblicata in Shaping History. L’identità italo-canadese nel Canada anglofono,
a cura di Anna.Pia De Luca e Alessandra Ferraro.
Udine: Forum Ed., 2005, 23-30.
- Relazione alla Conferenza
“Translating Experience as narrative” della Association of American
Writers and Writing Programs in
Interviste/Dialoghi:
- “Dialogo: Caterina Edwards in
conversazione con Jacqueline Dumas,” in Pivato, Joseph, ed. Caterina
Edwards: Essays on Her Works. Toronto:
Guernica Editions, 2000.
- “Constructing Memories through Imagination: An
Interview with Caterina Edwards" di Sabrina Francesconi, in Il Tolomeo,
NuovaSerie, 2005, v. 9, p. 16-17,
rivista dell'AISLI, edita dal Dipartimento di
Studi Linguistici e Letterari Europei e Postcoloniali dell'Università di Ca'
Foscari, Venezia.
- Bishop, Ted. "Cave and Crystal," Canadian
Literature 102 (1984).
- Caucci, Frank. “Cinderella Ravisioned: The Female Persona
in Caterina Edwards, Genni Gunn, and Mary Di Michele,” in Pivato, Joseph, ed. Caterina Edwards: Essays on Her Works. Toronto: Guernica Editions, 2000.
- Clement, Lesley. "Two
Returns," Canadian Literature 136 (1993).
- De Luca, Anna Pia. "The Death of Illusion in Caterina
Edwards' The Lion's Mouth," in Cross-Cultural Studies: American,
Canadian and European Literature, 1945-1985. ed. Mirko Jurak. Ljubljana:
University of Ljubljana, 1988.
_____. "La Scrittura etnica in Canada: due mondi a
confronto," Rivista di Studi Canadesi, 6 (1993), 37-51.
- Di Giovanni, Caroline M. "Italian Canadian Writers:
Themes of the First Generation," Canada Ieri e Oggi. ed. Giovanni
Bonanno, Fasano: Schena Editor, 1985.
- Fachinger, Petra. "Italianit&#agrave;," Canadian
Literature 145 (Summer, 1995).
_____ “Edmonton Versus Venice: The Whole Truth,” in Pivato,
Joseph, ed. Caterina… op.cit.
- Francesconi, Sabrina. "A cycle of longing and
loss: Venice by Caterina Edwards". a cura di Bonicelli R., Bertacco
S., Bassi S.. Venezia:Cafoscarina, 2002. p. 97-103. Atti del
convegno "In that village of open doors: le nuove letterature crocevia
della cultura moderna.", Venezia, 1-3 novembre, 2001
_____ "Caterina Edwards’ Short stories: shiny archives
of memory". a cura di Dotoli G., Bari: Schena, 2002. p. 111-121. . Atti del convegno "Il Canada: gli archivi della memoria", Bari, 30 maggio, 3 giugno, 2001.
_____ “Constructing Memories through
Imagination: An Interview with Caterina Edwards" di Sabrina Francesconi,
in Il Tolomeo, NuovaSerie, 2005, v. 9, p. 16-17, rivista dell'AISLI, edita
dal Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari Europei e Postcoloniali
dell'Università di Ca' Foscari, Venezia.
- Minni, C.D. "The Short
Story as an Ethnic Genre," Contrasts. ed. J. Pivato.
Montreal: Guernica Editions, 1985.
- Pivato, Joseph, ed. Caterina Edwards: Essays on Her
Works. Toronto: Guernica Editions, 2000.
_____ J. " The Return Journey in Italian-Canadian
Literature," Canadian Literature 106 (Fall, 1985).
_____ "Italian-Canadian Women Writers Recall
History," Canadian Ethnic Studies. XVIII, 1 (1986).
_____. "Constantly Translating: The Challenge for
Italian-Canadian Writers," Canadian Review of Comparative Literature,
XIV, 1 (March, 1987), 61-76.
_____. Echo: Essays on Other Literatures. Toronto:
Guernica Editions, 1994.
- Sardo-Hayes. “Entrapped Women: Edwards’ Short Stories,” in Pivato,
Joseph, ed. Caterina… op.cit.
- Tuzi, Marino. The Power of Allegiances. Toronto:
Guernica Editions, 1997.
_____ “The Social Construction
of Subjectivity in Edwards’ The Lion’s Mouth” in Pivato, Joseph, ed. Caterina… op.cit.
- Verdicchio, Pasquale. "The Borders of Writing,"
in Devils in Paradise: Writings on Post-Emigration Cultures. Toronto:
Guernica Editions, 1997.
_____
“Research Notes on Edwards’ Fiction,” in
Pivato, Joseph, ed. Caterina… op.cit.
____________________________
* Questa biobliografia è
tratta da “Joseph Pivato, ed. Caterina
Edwards: Essays on Her Works.” Toronto:
Guernica Editions, 2000, con l’apporto di aggiunte e aggiornamenti successivi
al 2000.
1 aprile 2006
LETTERATURA CANADESE E ALTRE
CULTURE