Poesie
Venera Fazio
Lasciar andare
sogno di mia madre
guarita da grave malattia
gioiosa e spensierata
dal passo deciso
mentre vaga per luoghi familiari
assolate colline di Sicilia
e per riprender fiato, ombre fronzute sul pendìo di Dundas
dove i nostri passi s’incrociano
un sorriso enigmatico
nasconde segreti d’eternità
mi rivela di lasciarla andare
Riti
gite in autobus del sabato
mattina
il naso schiacciato
contro il finestrino
ad assorbire il panorama
case di rossi mattoni ,
prati ben tenuti, pendìo
scalpellato del Niagara
tra Dundas
e Hamilton
mamma sedeva assorta
ma radiosa nell’
aspettativa
di guidarmi di negozio
in negozio
su e giù per corridoi
accarezzando tesori costosi
all’ora del ritorno
ricordava il perché del nostro
viaggio
malgrado le mie lacrime
mi metteva addosso
vestiti troppo grandi dai
colori sgargianti
cinquant’anni dopo
lo stesso cieco rito in
preda al panico
vestiti restituiti
troppo grandi/ del colore
sbagliato
Tributo
Rose cremisi nel mio giardino
pianto ricordi di mio padre
affamato immigrante siciliano
nutriva il corpo
dimenticando l’anima
fino a che mise boccioli color sangue
sulla bara di suo figlio.
Sulla tomba ogni settimana
curava cespugli di dolore.
Goccia a goccia
da ferite inferte dalle spine
la sua anima filtrava nel terreno in attesa.
Venera Fazio è nata a Bafia in Sicilia, ed è
emigrata in Canada quando era bambina. Ha conseguito un Master Degree in Social
Work e per 15 anni ha lavorato nel campo della Salute Mentale. È co-curatrice
dell’antologia Sweet Lemons: Writing with a Sicilian accent (Dolci Limoni: Scritti con un accento
siciliano) (Legas 2004). I suoi scritti sono stati letti alla radio,
pubblicati nelle antologie The Many Faces of Women (Le molte facce
delle donne) (River City Press, 2001) and The Dynamics of Cultural
Exchange (Le dinamiche dello scambio
culturale) (Cusmano, 2002) e in diverse riviste letterarie in Canada e in
USA incluse Accenti, Whetstone, The Nashwaak Review, Pyramid
Magazine, and VIA-Voices in Italian Americana.
Poems
Venera Fazio
Letting Go
I dream of my mother
cured of terminal illness
joyful and carefree
purposeful in stride
roaming familiar landscapes
sun-drenched hills of Sicily
and for respite, leafy
shades of Dundas escarpment
where our paths cross
an enigmatic smile
conceals secret of eternity
but reveals I am to let
her go
published,
Philadelphia Poets
Fall 2006
Ritual
those Saturday morning bus trips
my nose flat against
window
absorbing passing vista
red brick houses, tidy
lawns, chiseled
Niagara escarpment
between village of Dundas and city of Hamilton
mom sat eyes turned
inward
but glowed with
anticipation
as she led from store
to store
up and down aisles
caressing costly treasures
when it was time to go home
she remembered our
purpose
despite my tears
pressed upon me
clothing of garish colours and several sizes too big
fifty years later
same blind panicky ritual
garments returned
too large/wrong colour
Published Feile-Festa,
Spring 2007
Tribute
Crimson roses in my garden
I plant memories of my father
famished Sicilian immigrant
nourished the body
while neglecting the spirit
until he placed bleeding
blossoms
on the casket of his son.
Each week at the grave
he tended shrubs of grief.
Drop by drop
from thorn-made wounds
his soul seeped into the
waiting soil.
Published Il convivio
Oct-Dec, 2007 and Dynamics of Cultural Exchange, Ed. Licia Canton ( Cusmano,2002)